martedì 20 settembre 2011

Ridurre i consumi di corrente elettrica

I prodotti petroliferi continuano la loro corsa al rialzo e contribuiscono a far innalzare il costo di molti beni, i prodotti alimentari vengono trasportati su gomma o tutt’al più via mare e chi produce un qualsiasi oggetto deve fare i conti con il costo della corrente elettrica che influisce per una parte sul prezzo al dettaglio.

Gli aumenti del costo dell’energia elettrica devono essere compensati da una parsimonia energetica delle nostre abitazioni, ma come consumare meno luce? La risposta a questa domanda è semplice ma è necessario cambiare alcune abitudini.


Vediamo di individuare ed eliminare gli sprechi elettrici. Cominciamo spiegando il comportamento della corrente elettrica, come l’acqua essa passa dove trova meno resistenza, se un fiume si trova pieno di tronchi ad impedire il passaggio l’acqua transiterà a fatica.

I bordi del fiume se sono pieni di radici o altro porteranno l’acqua a produrre dei mulinelli che influiranno negativamente sullo scorrimento. 

La corrente elettrica si comporta in modo del tutto analogo, innanzi tutto verifichiamo l’impianto, se il contatore della compagnia elettrica si trova troppo distante dalla abitazione allora abbiamo già individuato uno spreco.

La lunghezza dei cavi elettrici non è un bene cosi come la loro sezione, troppo piccola crea problemi dovuti al riscaldamento (effetto Joule) dei cavi, più i cavi si riscaldano è più lentamente scorrerà la corrente elettrica.

Per non parlare poi del problema dovuto alla parziale fusione dei cavi in contatto che potrebbe provocare un corto circuito. Oltre alla sezione e la lunghezza dei cavi c’è da tenere in considerazione la qualità dei cavi dei cavi elettrici, il rame non è tutto uguale, bisogna tener presente che la corrente passando all’interno del cavo elettrica incontra degli ostacoli (microscopici) che deviano parzialmente il flusso, meno impurità si trovano nel cavo meglio la corrente fluirà dall’interruttore alla lampadina.

Una volta analizzato il nostro impianto elettrico passiamo agli utilizzatori, tutto ciò che è acceso consuma quindi andiamo a considerare ogni elettrodomestico ed il loro consumo, in cima troviamo lavatrice, forno elettrico, asciugacapelli, boiler elettrico e ferro da stiro.

Non pensiamo che gli elettrodomestici perché di classe A possano rimanere accesi e non consumare luce, ne consumano di meno ma consumano, lo stand-by può influire per il 3 o 4% sui consumi annui.
Il frigorifero consuma poco e poi non rimane sempre acceso, la TV (ormai a LCD) è anche poco assetata di energia (sempre che non si tratti di un 50 pollici o di un plasma).

Con piccoli accorgimenti si può risparmiare, la lavatrice bisogna farla nelle ore in cui la corrente costa meno e a pieno carico, nel periodo invernale con l’acqua a temperature molto basse conviene dotarsi di quell’apparecchietto che invia l’acqua dalla caldaia.

Analogo discorso per la stiratura dei panni da fare la sera dopo le 19, meglio utilizzare un forno a microonde in alternativa a quello a resistenza, si spreca meno e si fa prima, il boiler elettrico meglio prenderlo più piccolo possibile, uno da 30 litri consente a due persone di farsi la doccia, uno di 80 per riscaldare tutto quel volume necessita di più tempo e quindi i consumi salgono.

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