mercoledì 21 marzo 2012

Combustore catalitico, autoproduzione di energia termica

La produzione di energia termica per il riscaldamento di edifici oggi avviene ancora sfruttando le fonti fossili e solo in minima parte quelle rinnovabili, l'impiego di tecnologie più ecosostenibili aiuta l'ambiente a diminuire il quantitativo di anidride carbonica presente in atmosfera e rende indipendente chi produce da se l'energia termica per il riscaldamento dei propri ambienti.

Riscaldare un appartamento è possibile utilizzando gas metano o GPL, energia elettrica, pompe geotermiche a bassa entalpia o sostanze vegetali combustibili, in tutti i casi la produzione di energia termica avviene impiegando energia elettrica proveniente dalla rete anche nella migliore delle ipotesi il contributo di queste fonti fossili è ancora necessario.


Il sistema di produzione di energia termica senza impiegare energia da fonti fossili o comunque non sfruttando l'energia elettrica proveniente dalla rete è però possibile utilizzando un combustore catalitico, questo apparecchio lavora in sinergia con un impianto fotovoltaico che fornisce l'energia necessaria alla produzione di idrogeno, una volta immagazzinato può essere impiegato per produrre calore attraverso una reazione catalitica.


Per la produzione di idrogeno è necessario che vi sia acqua ed energia elettrica, grazie ad un processo chiamato idrolisi è possibile scindere la molecola d'acqua in idrogeno e ossigeno, quest'ultimo può essere liberato in atmosfera o immagazzinato.

Un combustore catalitico che sfrutta tale tecnologia è prodotto dalla Giacomini e prende il nome di H2Ydrogem, questo combustore è un generatore termico privo di fiamma, l'energia termica viene sprigionata dalla reazione tra idrogeno e ossigeno che combinandosi producono acqua e liberano una certa quantità di calore.

Il calore che si produce dalla reazione viene assorbito da un liquido vettore tramite uno scambiatore di calore, l'acqua arriva a temperature comprese tra 35 e 40°C per questo motivo tale sistema di riscaldamento si adatta per impianti a bassa temperatura come gli impianti di riscaldamento a pavimento.

Le temperature di reazione all'interno del combustore sono tenute sotto controllo e rientrano all'interno di una fascia di temperature comprese tra 300 e 350°C questo per non generare ossidi di azoto e non viene prodotta neanche anidride carbonica.

Grazie ad un processo che richiede energia elettrica da fonti rinnovabili è possibile orientarsi verso sistemi diversi dal fotovoltaico, se la forza motrice del vento o di un corso d'acqua sono maggiormente sfruttabili è possibile orientarsi verso questa forma di energia.

Impiego di un combustore catalitico per il riscaldamento di un edifico:

Vantaggi
  • Produzione di energia termica senza ausilio di fonti fossili o energia elettrica dalla rete
  • Zero impatto ambientale

Svantaggi
  • Costo elevato
  • Necessità di energia da fonti rinnovabili

Nessun commento:

Posta un commento